Semaglutide, Oltre la Bilancia: Perché il Cibo è il Co-Pilota Essenziale

L'avvento di farmaci come il Semaglutide (un agonista del recettore GLP-1) ha segnato una vera e propria rivoluzione nel trattamento dell'obesità. La sua efficacia nel promuovere una perdita di peso significativa è innegabile. Tuttavia, una nuova e importante revisione scientifica dispobile al seguente link ci mette in guardia: il farmaco da solo non è la panacea e, per un successo sostenibile, deve essere integrato in un approccio multidisciplinare.

Il punto chiave? Spostare l'attenzione dalla semplice "perdita di peso" alla "qualità della perdita di peso"

La Doppia Sfida: Effetti Collaterali e Perdita Muscolare

La terapia con Semaglutide presenta due ostacoli principali:

  1. Effetti Collaterali Gastrointestinali (GI): Nausea, vomito, diarrea e costipazione sono comuni. Sebbene spesso transitori, sono la prima causa di interruzione del trattamento.

  2. La Perdita di Massa Magra (LBM): Questa potrebbe la sfida più insidiosa. Una perdita di peso rapida può "cannibalizzare" non solo il grasso, ma anche la preziosa massa muscolare. Perdere muscoli riduce il metabolismo a riposo, compromette la funzionalità fisica e aumenta drasticamente il rischio di recuperare il peso perso (il famigerato "effetto yo-yo").

La Soluzione: Terapia Medico-Nutrizionale (MNT) Personalizzata

Qui entra in gioco la Terapia Medico-Nutrizionale (MNT), che agisce come un "co-pilota" essenziale per il farmaco. Un piano alimentare su misura non solo aiuta a gestire e mitigare gli effetti collaterali GI 9999, ma è fondamentale per proteggere la massa muscolare.

La revisione analizza due strategie dietetiche principali che possono funzionare in sinergia con il Semaglutide:

1. La Dieta Mediterranea (MD):

Questo modello, ricco di alimenti vegetali, cereali integrali, olio d'oliva e pesce11, è molto più di una semplice dieta.

  • Per chi è ideale? È particolarmente indicata per pazienti con obesità non complicata o per coloro (come gli anziani sedentari) che necessitano di una perdita di peso graduale e sostenibile e sono a rischio di sarcopenia.

  • Perché funziona? Ha potenti proprietà anti-infiammatorie, supporta un microbiota intestinale sano e aiuta a preservare la massa magra durante il calo ponderale15.

2. La Terapia Chetogenica a Bassissimo Contenuto Energetico (VLEKT):

Attenzione: non è la "cheto fai-da-te". Si tratta di un protocollo medico supervisionato (<800 kcal/giorno) che induce uno stato di chetosi nutrizionale.

  • Per chi è ideale? È una scelta più appropriata per pazienti con comorbilità cardiometaboliche significative (come diabete di tipo 2, steatosi epatica, malattie cardiovascolari) che necessitano di una perdita di peso iniziale più rapida.

  • Perché funziona? Oltre alla rapida riduzione del grasso 18181818, la VLEKT offre due vantaggi chiave: una potente soppressione dell'appetito (grazie ai chetoni) e un eccellente effetto di conservazione della massa muscolare (i corpi chetonici hanno un effetto anti-catabolico)

Il Successo è un Lavoro di Squadra

L'articolo sottolinea che il futuro della gestione dell'obesità non risiede in un singolo specialista, ma in un team multidisciplinare. L'endocrinologo gestisce la prescrizione e l'adattamento del farmaco, mentre il nutrizionista è fondamentale per elaborare la MNT personalizzata, monitorare la composizione corporea (per assicurarsi che si perda grasso, non muscolo) e aiutare il paziente a gestire gli effetti collaterali, garantendo l'aderenza al percorso.

In conclusione, il Semaglutide è uno strumento potentissimo, ma per trasformare una semplice perdita di peso in un guadagno di salute a lungo termine, la strategia nutrizionale personalizzata è un alleato imprescindibile.

Avanti
Avanti

Nuove Linee guida EASO ridefiniscono la cura dell'obesità